30.6.12

Mamma Bozena

La mia mamma, la sua scatola dei ricordi e il suo tiramisù 


Ci siamo!
Mamma l’ha appena aperta.
Ci sediamo sul letto; toglie il coperchio e afferra una manciata di fotografie.
Me ne porge una, la prendo tra le mani e la osservo accigliata, piuttosto pensierosa.
Da brava mamma lei non può non accorgersene; mi strappa la foto dalle mani e, col tono più imperioso e orgoglioso mi fa:
“ Beh? Ti sembra tanto strano che anch’io sia stata una bambina?”
Ancora più sorpresa mi ritrovo ad inarcare le sopracciglia.
Le rispondo educatamente:
“Per quanto lo ritenessi improbabile…devo cedere all’evidenza dei fatti! Piuttosto non credevo che fossi una bambina in bianco e nero!! Ma quanti decenni hai mamma?”
Io rido...lei sfrigola come la cipolla nell’olio bollente.
Entra il babbo e si ruba la foto.
La guarda attentamente, poi guarda mamma. Riguarda la foto e riguarda mamma con aria da intenditore. Ora scuote la testa e dice:
“ Certo promettevi bene da piccola! Quando è stato l’incidente?”
Ora mamma è decisamente sul piede di guerra…
Scarta le sue vecchie foto una ad una senza neppure guardarle.....lei.......
A babbo invece non ne sfugge neppure una e non risparmia i suoi commenti:
“Ecco… lì ti avevano appena raccolto da un cespuglio d’ortiche! Guarda quella! Ma che ti avevano cucito una gonnella con la stoppa? Ma eri arrabbiata in quella foto? In questa non si capisce chi è l’orso! Lì ti avevano appena rubato un dente…mamma mia guarda qui come sei venuta male!...” ( Etc....etc.....).
Ora è proprio arrabbiata.
Si alza di scatto e si rivolge a babbo :
“ Lo sai cosa disse mia nonna a mio nonno una volta? Che i ricordi sono l’unica cosa al mondo sulla quale non si scherza!”
 Lui l’abbraccia comprensivo e fa:
“ Lo sai cosa disse mio nonno a mia nonna una volta? Disse così: ringrazia Dio che ho fatto la cataratta ora che ho 80 anni. Mica pensavo che fossi così tanto peggiorata!!


Alla fine...
baci e abbracci, i ricordi in bianco e nero e il suo compleanno, con la sua torta, la sua ricetta, l’unica che le viene sempre, nella quale non è presente cottura, farina o lievito o quantità in grammi e cose simili che iniziano a confonderla e compromettono la buona riuscita del dolce.

I decenni di una donna non si rivelano, per questo per non ricordar(glie)lo le candeline sulla torta diminuiscono invece di aumentare :)

Il tiramisù 


Ingredienti:

4 uova freschissime
500g di mascarpone
100g di zucchero semolato
2 caffettiere grandi di caffè espresso zuccherato
400g di savoiardi
cacao in polvere per spolverizzare


Preparate il caffè e lasciatelo in una ciotola a raffreddare per bene. Separate i tuorli dagli albumi che lascerete in frigo intanto e montate i tuorli con lo zucchero, fino ad ottenere un impasto spumoso e chiaro.
Aggiungete al composto poco alla volta il mascarpone continuando a mescolare con le fruste elettriche, fino ad ottenere una bella crema.
Montate a parte gli albumi a neve ferma e incorporateli delicatamente con un cucchiaio di legno alla crema di mascarpone.
Prendete una teglia da portata (io ho usato una di vetro, ma vanno benissimo le monoporzioni) e inzuppate tutti i biscotti savoiardi nel caffè freddo e posizionate un primo strato nella teglia. Ricopriteli con uno strato di crema, aggiungete un secondo strato di biscotti inzuppati e poi di crema e così via fino all'ultimo biscotto.
Terminate lo strato con la crema che andrete poi a ricoprire con il cacao in abbondanza.
Lasciate riposare in frigo per almeno 3 ore prima di servire.




{Note}
  • Fate attenzione al vostro composto: i tuorli con lo zucchero devono montare bene, così anche insieme al formaggio. Se la crema vi sembra piuttosto liquida NON aggiungete gli albumi montati a neve;
  • Lo zucchero è relativo, regolatevi secondo il vostro gusto;
  • Il biscotto non deve essere completamente zuppo, ma neanche secco!;
  • Prima di servire io spolverizzo di nuovo con il cacao;

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Proclamiamo anche il vincitore del Guest blog, lo faccio insieme a Lucia, che è stata la bravissima protagonista di questo mese e che ha avuto non solo la splendida idea di dedicarlo al parmigiano reggiano e al grana padano ma anche quella di proclamare il vincitore tramite un video…
quindi per vedere il video e scoprire il vincitore andate qui e poi per scaricare le ricette in gara direttamente da lei dove pubblicherà un pdf prestissimo!



Buon fine settimana (che si preannuncia di fuoco!)






21.6.12

Avete mai provato il sale sulle mele?


Oggi due ricette senza... "quantità" :)

Ore 21.30.
Sto tornando a casa dopo una bella scarpinata di piacere per le vie di Roma ( avete presente? I sanpietrini, i bisognini dei cani, le storte, le scivolate, i turisti che ti guardano e ridono mentre parlano tra loro in lingue improbabili ..ecc...ecc...).
Dicevo, sono sulla via di casa quando, in lontananza........... 
“ LO VEDO” far capolino dalla finestra della cucina. Eh già, li dalla finestra della cucina “guarda” il traffico cittadino come Zio Paperone guarda la sua monetina “primogenita”.
Comunque....apro la porta del palazzo, salgo una rampa di scale ed entro finalmente in casa.
- Sono io, tranquillo! – grido mentre mi tolgo le scarpe.
Nessuna risposta.
Allora mi sposto in cucina alla ricerca della fantomatica finestra...
Ed eccolo ancora lì, mio padre, appollaiato come un pollo che cerca di prender sonno ( mai visto uno?); 
lo sguardo perso rivolto ora alla strada ora al cielo scuro.

Martina:  Tutto bene? Hai mangiato?
Il babbo: [grugnito incomprensibile]
Martina: Ti preparo qualcosa?
Il babbo: [grugnito incomprensibile di un mezzo tono più acuto]
Martina: l’hai sentita mamma?
Il babbo: [grugnito monotematico “ripetuto”. Una cosa tipo: GH...GH...! GHHHH!]

Eh già...perchè da quando mamma (ecco chi :) ) è partita...( viaggio nella terra natìa...più necessario che voluto...) lui, il paparino, sembra aver perduto la bussola! 
NON SA CHE FARE!
Tornato dal lavoro (ogni giorno sempre più tardi)...comincia a sospirare, a "sistemare" in giro, a sgusciare le noci, ad interessarsi dell'accoppiamento di strani insetti di qualche giungla visti in tv, poi pretende di prepararsi da solo la cena...( tentativo destinato al fallimento).
“ Martina dov’è la pentola grande? E quella piccola? Dove l’hai messa la cucchiarella? Come si accende il gas? Ma soprattutto...dove sta quel marchingegno rettangolare dal quale fuoriescono le fiamme e sul quale si poggiano le pentole per far cuocere i cibi?
Allora mi si accascia su una sedia e mi guarda preparare la cena. 
Oddio! Non sono sicura che mi guardi... in senso forte. 
Diciamo che segue i movimenti...però...la sua bocca mezza aperta, la schiena piegata in avanti, le braccia abbandonate inerti lungo i fianchi...mi fanno pensare piuttosto a movimenti meccanici eseguiti per inerzia.
Povero babbo! 
Poveri uomini senza le “loro” donne!

13.6.12

Hello goodbye!

Giorno di arrivi e partenze...


...e una torta che fa ricordare eventi di vita quotidiana, da oggi rivissuti.
Un ritorno al passato...dal presente insomma!
No, non miei ricordi. E no, non me sono andata in vacanza o in qualche isola sperduta come nell'altro post! :)
Già, purtroppo sono ancora sul divano a sognare quale sarà il prossimo viaggio.
C'è una frase però che ho letto un po' di tempo fa che rispecchia in pieno la mia idea.
"Viaggiare è l'unica cosa che compri, che ti fa diventare più ricco"
Siete d'accordo?
Ritornando ai ricordi, vaghi, un po' confusi e forse a tratti anche dolorosi, c'è anche il suo mattutino risolatte alla cannella, al quale si ispira questo dolce.
Ed un motivo c'è sempre :)
Volentieri vi lascio questa torta, creata un po' così...seguendo il profumo della cannella che mi ha ispirato.
Non me ne vogliate, non voglio fare la misteriosa! Vorrei solo trovare il mio momento per raccontarvi per bene e scrivere come piace a me!
Quindi, spero di ritrovarvi anche alla prossima ricetta con nuovi racconti...
da assaporare e sorridere :)
Torta di riso e mele

5.6.12

Un contorno troppo semplice?


Mmmha! Ci sono due strade che si possono percorrere: la prima consiste nel parlare della tragedia col rischio di essere retorici; la seconda consiste nel tacere col rischio di sembrare cinici (d’altronde in questa semplice affermazione mi sembra di essere retorica e cinica insieme...).


“Poco male”, si dirà... 
Siamo esseri umani; i “Signori” del paradosso...

Che dire? Lo “spettacolo” deve proseguire?
Shhh!...
Non alzate la voce per favore; abbiate il buon senso di dissimulare, la furbizia di utilizzare termini “equivoci”...
Di che parlo?
Parlo di...vacanze...
Shhh! Fate piano! 
Non pronunciate ad alta voce quella parola che il rischio è quello di far svanire il sogno ancor prima che si realizzi.
E’ già...oggi più che mai le “V.....E”  sono un miraggio. 
Ti immagini sulle spiagge di Copacabana o tra i grattacieli di New York (dipende dai gusti ovviamente...), sul Monte Bianco a piantare la bandierina o tra le rapide col kayak...e poi...ti ritrovi a raccogliere la cicoria in giardino con la crema protezione 2000 (comprata dopo anni di risparmi!) per paura che un raggio di sole di sbieco di “abbronzi” la bretella del toppino.
- Ma dove sei stata in vacanza? – ti domanda Tizio al primo di settembre.
- Sono andata in Spagna a mangiare la paella, ho imparato il francese all’ombra della torre Eiffel e ho raggiunto la pace interiore a Calcutta. Tu invece? – domandi a Tizio con aria ironica.
- Io? Ho fatto un salto nella Grecia di Platone, ho preso un aperitivo con Cleopatra e ho chiesto un autografo a Napoleone! – fa lui.
- Però! – riprendo, - credo che ci serviamo della stessa agenzia di viaggio....!

E’ già! Basta un click...e vai col mambo!

Ma torniamo in Italia, vicino Roma e precisamente a casa mia.
L'insalata di fagioli è uno dei piatti tipici. Semplice, veloce e molto sostanzioso.
Poveri fagioli, sono così poco considerati dalla blogsfera :)


Fagioli alla romana (di casa mia)