30.4.12

Nord, sud, ovest, est

Il menù del giorno
...quando la cucina unisce!


Pochi giorni fa, Pinguina mi contatta per invitarmi a partecipare al nuovo contest di Francesca.
L'idea mi piace fin da subito! Si tratta di ritrovarci nelle nostre cucine (anche se virtualmente...e questo rimane solo un piccolo dettaglio) e di creare un menù a tema, un menù a otto mani!
Così entrano in gioco Anastasia e Carla Emilia.
Una conoscenza incrociata! Perché si io e Pinguina ci leggiamo ormai da un bel po', con Any il rapporto di amicizia ormai è consolidato, ma con Carla la conoscenza è stata una splendida novità!
Ci siamo trovate fin da subito, tutte quante. Insomma, un ottima squadra!!...e scusatemi se è poco! ;) Le idee non ci sono mancate per niente e forse il tempo a giocato a nostro sfavore, perché aver avuto un altro mesetto per noi e di menù cara Francesca, ne avremmo inventati!! :)
E il nostro menù si ispira al tempo.
E in particolare ad una giornata: dal nascere del giorno fino al suo addormentarsi nella notte.

Al mattino presto il sole colorerà di rosa il mare: l'antipasto di Carla
- Insalata di gamberi in salsa rosa
Il sole brillerà fino a pomeriggio inoltrato: il primo di Martina
- Pie di pollo*
In serata il cielo si incendierà in un tramonto infuocato: il secondo di Anastasia:
In nottata la luce bianca della luna ci farà ben sperare anche per domani: il dolce di Pinguina

Chicken Pie



Ingredienti (per 2 persone):

1 rotolo di pasta brisée
4 fette di petto di pollo
2 porri
fettine di prosciutto cotto qb
fettine di scamorza qb
semi di senape (Melandri Gaudenzio)
burro qb
 sale  (Gemma di Mare)
 pepe

Tirate fuori la pasta dl frigo e lasciate riposare. Lavate e tagliate i porri a fettine.
Fateli appassire in una padella antiaderente con un po' di burro, unitevi le fettine di pollo con qualche seme di senape e salate e pepate.
Accendete il forno a 180° e foderate una teglia con della carta forno, posizionate la pasta, ricordandovi di lasciarne la metà (o preferibilmente leggermente più piccola) per la copertura.
Una volta cotto il pollo, io l'ho tagliato a tocchetti.


Bucherelliamo con una forchetta la pasta, aggiungiamo il pollo con i porri, le fettine di prosciutto, il formaggio e ricopriamo con la pasta brisée.
Sigilliamo bene i bordi e con un coltello facciamo 4 piccoli taglietti sulla superficie.
In forno caldo, per una ventina di minuti,o fino a quando la pasta non risulterà dorata.

Provatela perché è una vera bontà, facile e veloce.


Sono stata contentissima di aver partecipato a questo contest e ancora più contenta di aver conosciuto un po' di più queste ragazze meravigliose!
Mi auguro di incontrarvi e mangiare insieme al più presto! :)

P.S. vi ricordo che è scaduto il Guest blog di aprile!! A prestissimo il vincitore di maggio, che potrete scoprire anche da soli seguendo l'estrazione dei numeri ;)

  

18.4.12

L'incompetenza di Darwin


Alle volte mi tornano in mente senza un motivo apparente degli episodi passati da un pezzo che hanno come protagonista la mia cara nonnina. 
Ho “rivisto” la sua casetta (in Polonia), la “sua” cittadina che si affaccia sul fiume e i gabbiani che, incessantemente, svolazzano a destra e a manca alla ricerca di cibo.
Ecco...questo è il punto!
I gabbiani e il cibo...
Una bella mattina vedo mia nonna che, furtiva e lungimirante, si avvicina alla ringhiera del balconcino e vi adagia sopra un non meglio identificato oggetto colore bianco.
- Nonna, che fai? – le domando perplessa.
Mi si volta contro con l’indice della sinistra sulla bocca e lo sguardo truce.
- Sto dando da mangiare ai gabbiani; parla piano che me li spaventi! – fa lei seriosa.
Allora mi astengo da ogni commento, vuoi per rispetto verso la saggezza dei “maturi”, vuoi per il rispetto verso le sue sane abitudini.
Il mistero si fa ancora più intricato quando, giorno dopo giorno, continuo a spiarla mentre è intenta a sfamare i gabbiani col solito non identificato oggetto bianco. Ciò che mi incuriosisce non è tanto il “fatto” in sé, quanto la smania che ha nel richiudere ben benino a chiave la portafinestra che dà sul balcone.
Non posso che formulare svariate ipotesi:

1)  -Mia nonna è l’anonima fautrice del progetto segreto  “ adotta un gabbiano...cambierai la Polonia”;
2)  -Mia nonna ha addestrato un gabbiano affinché questo sia in grado di sbrigare agilmente la sua corrispondenza con il resto del mondo ( “gabbiano viaggiatore SPA”);
3)  -Mia nonna si serve dei gabbiani come cavie al fine di dimostrare che la sua cucina non è poi così      pesante;
4)  -Mia nonna ha la ferma convinzione che i gabbiani siano in realtà animali domestici e non vede l’ora di agguantarne uno per poterlo portare a spasso con guinzaglio, sacchetto e palettina.

Solo dopo parecchi giorni mi decido finalmente a chiederle spiegazioni un pò più dettagliate. 
Lei mi guarda e scorgo nei suoi occhi un sorrisetto di soddisfazione...
- Martina! Tu sai che io sono molto cattolica! – esordisce.
- Certo nonna; è un valore importante.
- Credo finalmente di aver dimostrato che Darwin aveva torto! – riprende lei.
- In che senso, nonna?
- Non è mica vero che gli animali si adattano! Guardali lì quei gabbiani! Mica l’hanno voluta mangiare la rapa sulla ringhiera...   

Gratin di rape bianche




Ingredienti (per una pirofila):

3 rape bianche
prosciutto cotto
1 fetta di gorgonzola dolce (Bontàzola Mauri)
grok (o formaggio grana grattuggiato)
latte
pan grattato
burro
sale (Gemma di Mare)
 pepe






Lavate, sbucciate le rape finemente (anche con un pelapatate) e tagliatele a fettine verticali non troppo spesse.
Sbollentatele in acqua salata per qualche minuto e dopo lasciatele scolare.

A parte sciogliete il gorgonzola con il latte e un po' di pepe.

Imburrate una pirofila da forno, cospargetela di pan grattato e versateci un cucchiaio della crema di gorgonzola.
Posizionate le fettine di rapa, leggermente una sovrapposta all'altra, aggiungete delle fettine di prosciutto, il gorgonzola, il formaggio grana in abbondanza e il pan grattato.


Infornate in forno già caldo per un quarto d'ora.
Io ho acceso subito il grill (poiché le rape sono già sbollentate non c'è bisogno di una cottura esagerata, ma solo di far fondere i formaggi).


{ Note }

  • Se vi capitano delle rape fresche e quindi con tutte le foglie, non buttatele!! Sono commestibili anche loro (prossimamente saranno protagoniste su queste pagine);
  • Parliamo di RAPE BIANCHE  c'è una bella differenza da quelle rosse, dal sedano rapa, dai ravanelli e dal cavolo cappuccio! (Il babbo a casa chiama RAPA tutto ciò che è tondo e di colore chiaro);
  • Il gratin si può rendere più gustoso sostituendo il prosciutto con la pancetta affumicata e con l'aggiunta di altri tipi di formaggi, ricordatevi però che le rape bianche sono comunque tendenzialmente dolci;
  • Per altre informazioni riguardo la linea degli ottimi formaggi Mauri, vi lascio anche quest'altro indirizzo web:  http://www.wellnesscucina.com/;
  • Volendo si possono fare più di un strato, però in questo caso vi consiglio di tagliare le rape a fettine ancora più sottili;



Un bacio,





6.4.12

Buona Pasqua!



Dato che nei prossimi giorni sarò impegnata in un importante congresso tra facoltosi chef negli States,(ha, ha, ha, sogna Martina, sogna...) colgo oggi l'occasione per porgere a tutti i miei auguri di una felicissima Pasqua.

Ora...siccome a pasquetta pioverà...( no, no, non vi prodigate nell'esercizio di oscuri scongiuri che già la mia affermazione è di fatto uno scongiuro...) ho immaginato di fare un bel pic nic tra le quattro mura di casa mia. 
Certo...c'è bisogno di un pò d'immaginazione...
Chiudo gli occhi; cosa vedo?
Il pavimento del soggiorno si è trasformato in un profumatissimo prato verdeggiante fiorito; 
centinaia di margherite fanno capolino dal suolo inondando la giornata delle dolci fragranze primaverili; sugli alberi tutt'intorno cantano felici gli uccellini, e il cielo azzurro e limpido lascia intravedere le cime ancora innevate di lontanissime montagne che si stagliano all'orizzonte.
Bello, no?
Vicino a me... il mio amato... e dolci parole d'Amore sussurrate mi solleticano le orecchie e mi riempiono il cuore...

Io: Guarda che fiore bellissimo...chissà come profumerà...!
Lui: ...e se un cane ci ha fatto la pipì sopra?

Vabbè dai...la perfezione è sempre relativa in questo mondo...
a meno che...non abbiate a portata di mano questo splendido dolce...
...direttamente dai paesaggi toscani!

Schiacciata alla fiorentina (ricetta veloce)



Ingredienti:

200 g di farina 00
2 uova
150g di zucchero semolato
1 bustina di lievito per dolci vanigliato
olio extravergine d'oliva (Olio Dante)
latte
zucchero a velo qb


Separate gli albumi dai tuorli. Montare a parte gli albumi ben fermi con un pizzico di sale. Lavorate con un cucchiaio di legno i tuorli con lo zucchero fino a renderli spumosi, aggiungete la farina setacciata con il lievito. Versate 3 cucchiai di olio, altri 3 di latte (non freddo), l'arancia e delicatamente gli albumi.
Imburrate e infarinate una teglia quadrata (meglio se rettangolare) io 20 x 20 e infornate il dolce a forno già caldo per 30 minuti a 180°. 


Il tempo della cottura è relativo! Il dolce deve diventare dorato e gonfio in superficie. Fate la prova con lo stuzzicadenti, quando sarà asciutto, il dolce è pronto.
Lasciatelo raffreddare e cospargetelo di zucchero a velo.



Per questa ricetta devo ringraziare la mia cara amica Elena, che con il suo regalo mi sta facendo scoprire i meravigliosi dolci toscani!

Vi lascio i miei auguri con qualche foto a tema.

Pecore & stelline di pasta frolla al limone (grazie agli stampini Tescoma)


L'albero di Pasqua & piantine nelle bucce d'uovo (un buon fertilizzante naturale!)





Sono semplicissimi da fare (qui c'è il procedimento!)...si lo so i miei non assomigliano per niente a quelli nel sito! Però sono carini lo stesso!...vero? ;)